Il campionamento di fibre aerodisperse deve essere effettuato attenendosi all’allegato 2 del DM Sanità 6/9/94 sia relativamente al numero di litri da campionare sia al tipo di membrana da utilizzare. La membrana filtrante dopo il campionamento deve essere conservata in apposito contenitore chiuso e mantenuta in posizione orizzontale al fine di evitare nelle operazioni di trasporto la dispersione delle fibre depositate.
Il campione di fibre aerodisperse può rappresentarediverse situazioni:
– misura dell’esposizione personale
– verifica dell’eventuale superamento del limite diesposizione
– verifica dell’efficacia dei sistemi tecnologici di controllo (aspirazioni)
– controllo dell’efficacia del confinamento di un ambiente o di un’area
– verifica della restituibilità di un ambiente dopola bonifica
– studio della dispersione dell’inquinamento da unasorgente nell’area adiacente
– studio dei valori di concentrazione di fondo
Il campionamento deve in ogni caso essere rappresentativo della effettiva esposizione media delle persone che si trovano per un determinato periodo di tempo in una situazione potenzialmente a rischio, oppure della concentrazione di fibre effettivamente presenti in aria al momento del prelievo.
I sistemi di campionamento si differenziano a seconda che si tratti di misure personali o ambientali.
Per queste ultime, aventi finalità diverse dalla determinazione dell’esposizione individuale, viene impiegato il sistema di campionamento statico, o diarea; il campionatore viene posto in determinati punti di uno specifico ambiente (interno o esterno), a circa 1,60 m da terra, in posizione “significativa”, per raccogliere campioni di aria in cui si vuole determinare la concentrazione di fibre presenti in un certo periodo di tempo, in presenza di specifiche condizioni (particolari sorgenti, attività di macchine o persone, particolari ubicazioni, ecc.).
Il campionamento personale, utilizzato soprattutto negli ambienti di lavoro, “simula” l’esposizione dell’individuo potenzialmente esposto a fibre aerodisperse. I metodi di analisi principalmente utilizzati sono la microscopia ottica in contrasto di fase (MOCF) e la microscopia elettronica analitica a scansione (SEM).